In Degustazione:
Picotentro In Castagno 2013 - Selve (Valle d'Aosta - DOC Valle d'Aosta; Donnas)
Nebbiolo 2016 - Elio Altare (Piemonte - DOC Langhe)
Sassella 2016 - Rainoldi (Lombardia - DOCG Valtellina Superiore; Sassella)
Chioso dei Pomi 2014 - Rovellotti (Piemonte - DOCG Ghemme)
Vigneto Gallina 1997 - La Spinetta (Piemonte - DOCG Barbaresco)
Barolo, Villero 2004 - Boroli (Piemonte - DOCG Barolo Riserva; Castiglione Falletto; MGA Villero)
Il nome Nebbiolo deriva probabilmente dal fatto che tipicamente si vendemmia tardivamente, quando in vigna si forma la nebbia mattutina; secondo altri è così detto per l’abbondante pruina che ricopre gli acini. Le prime documentazioni ricondotte alla zona di Alba lo descrivono come “uva nubiola” attorno al 1300 d.C. È il vitigno autoctono piemontese per antonomasia e il vitigno a bacca nera più pregiato e difficile tra gli italiani.
I suoi nomi sono vari, poiché in Valle d’Aosta viene chiamato Picoutener (Picotendro), nelle zone Gattinara e Ghemme dell’Alto Piemonte è detto Spanna, mentre in Valtellina (e tutta la Valchiavenna) è Chiavennasca, oltre ai soprannomi come Prünent in Piemonte, Melasca nel biellese, Brunenta nell’ossolano, e Martesana a Como.
Il Nebbiolo trova l'eccellenza della sua produzione a Barolo, Barbaresco e in Valtellina, al di fuori dalle quali non ha più quello spessore, quella forza e quella nobiltà che lo rendono unico al mondo.
In Italia il Nebbiolo ha una superficie vitata di 5500 ettari (di cui un buon 90% in Piemonte; anche se rappresenta solo il 3% di tutta l’uva piemontese) ed è presente in 43 Denominazioni, contando anche le Sottozone (28 in Piemonte; 11 in Lombardia; 4 in Valle d’Aosta) ma le seguenti sono le Principali:
In Piemonte come Barolo (con 181 MGA), Barbaresco (61 MGA) (potenti e austeri), Gattinara e Ghemme; Nebbiolo d'Alba, Langhe Nebbiolo ed altre.
In Valle d'Aosta Nella DOC Valle d'Aosta (in particolare nelle sottozone Donnas e Arnad-Montjovet; in alta quota).
In Lombardia, presente in Valtellina con le DOCG Sfursat (Passito per 3 mesi); Valtellina Superiore (Maroggia; Sassella; Grumello; Inferno; Valgella).
In questa degustazione sono presenti le principali denominazioni di questo vitigno: Barolo, Barbaresco, Ghemme, Langhe, Valtellina (Chiavennasca), Valle d’Aosta (Picoutener).
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